Per isolamento termico si intende tutti i sistemi e le operazioni per ridurre il flusso termico scambiato tra due zone con temperatura differenti. L'isolamento termico in edilizia è volto a contenere il calore all'interno degli edifici in inverno (per la protezione dal caldo estivo è più corretto parlare di "schermatura" dal calore").
Gli interventi di isolamento termico in edilizia sono regolati da disposizioni della Comunità europea a cui i progettisti e gli applicatori devono attenersi, è pertanto opportuno informarsi in maniera molto dettagliata circa i requisiti della legge ed ancora di più circa le effettive capacità tecniche degli applicatori i quali devono seguire opportuni corsi e munirsi di adeguata certificazione.
L'isolamento termico di un determinato materiale è misurato dalla sua conduttività termica ed ha come unità di misura il Lambda.
I materiali di isolamento termico sono quelli che si oppongono al passaggio di calore. Gli isolanti termici possono essere classificati in base a:
Isolanti termici di origine minerale
Struttura cellulare:
Isolanti di origine petrolchimica
Isolanti di origine animale
Isolanti termici di origine vegetale
Il poliuretano espanso può essere anche di origine vegetale, i polimeri di origine vegetale hanno spesso caratteristiche molto vicine ai prodotti di origine minerale ma il coefficiente di conduttanza termica è di gran lunga sfavorevole. I poliuretani di origine vegetale, poi, risultano più costosi e, tutto sommato, non hanno nessun vantaggio tecnico.
Struttura fibrosa:
Struttura cellulare:
Edilizia
L'isolamento termico in edilizia consente di isolare termicamente l'interno di un edificio dal suo esterno sfruttando la resistenza termica di un materiale. Le diverse tecniche progettuali si relazionano al materiale coibente impiegato a seconda che questo sia messo all'interno, in intercapedine o esterno.
Interno: quando il materiale coibente viene messo interno rispetto allo strato di supporto. Questa tecnica è impiegata soprattutto negli edifici esistenti, quando risulta difficoltoso trovare soluzione più semplici. Presenta problemi di elevato rischio di condensa interstiziale, che può essere ovviato tramite l'utilizzo di un'intercapedine. Le principali tipologie sono:
Intercapedine: è la soluzione che prevede due strati di supporto separati da una camera d'aria che può essere piena, semipiena o vuota. Con questa soluzione all'isolamento dovuto al materiale isolante, si aggiunge anche quello degli strati di supporto e della camera d'aria, oltre all'isolamento termico presenta anche un buon isolamento acustico. Lo spessore finito della parete è superiore rispetto agli altri tipi. Esistono due tecniche principali di realizzazione, una che prevede l'uso di due strati di supporto che vanno ad unirsi alla struttura portante mentre l'altro strato murario, più sottile, viene rinforzato con degli elementi collegati al primo muro.
Esterno: l'isolamento esterno, detto "a cappotto", prevede che il materiale isolante venga messo esternamente allo strato di supporto e protetto da un rivestimento, che può essere una malta, oppure un controplaccaggio. I pericoli maggiori sono dovuti alla possibilità dell'infiltrazione di acqua che potrebbe andare ad occupare i pori dell'isolamento limitando le proprietà isolanti di quest'ultimo. I pannelli possono essere fissati alla parete tramite l'uso di colle o di tasselli o di entrambi.