Abbiamo visto cosa è per definizione... Ma qual è la sua storia?

Una delle prime donne di questo movimento è stata Olympe de Gouces, una drammaturga e attivista francese che visse durante la rivoluzione francese (1748-1793), che con "Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina" nel 1791, dedicata a Maria Antonietta, diede luce al ruolo della donna nella società del tempo; fu denunciata e due anni dopo finì sulla ghigliottina, ma non era sola: al suo fianco operò l'attivista olandese Etta Palm d'Aelders, spia inviata a Parigi al servizio della Francia rivoluzionaria.

 

In quegli stessi anni l'inglese Mary Wollstonecraft scrisse "Rivendicazione dei Diritti della Donna" dicendo:

 

"è ora di effettuare una rivoluzione nei modi di vivere delle donne, è ora di restituire la loro dignità perduta, e di far sì che esse in quanto parte della specie umana, operino riformando se stesse per riformare il mondo".

 

La scrittrice si rese indipendente economicamente da sola nel corso degli anni, comprese fin da subito l'importanza della rivoluzione e del ruolo che avrebbe assunto sullo sviluppo dell'uguaglianza sociale e dei diritti pari dei cittadini, la difese nella sua opera andando contro a tutte le critiche.

Secondo lei solo le donne di classe media avevano una possibilità di elevazione, anche se dovevano sempre rimanere inferiori agli uomini, solo un'eguale educazione impartita fin dall'infanzia senza distinzioni di sesso avrebbe potuto distruggere questo radicale maschilismo.

 

 

Morì dando alla luce la futura scrittrice Mary Shelley

Mary Wollstonecraft
Mary Wollstonecraft

Durante la rivoluzione industriale, quindi in pieno 1700, le persone iniziarono a spostarsi nelle periferie delle città dove stavano nascendo nuove fabbriche e uomini e donne erano coinvolti nel "mercato del lavoro": è la prima volta che le donne lavorano accanto agli uomini e la scarsa retribuzione, a differenza degli uomini, diventò consuetudine.

 

Nell'Ottocento nascono due tipi di correnti femministiche: il femminismo liberale che lotta per i diritti civili delle donne, affermando che uomini e donne sono uguali e pertanto devono avere gli stessi diritti, e il femminismo socialista che indaga sulle varie oppressioni verso la donna e punta alla totale libertà di essa.

 

 

Con la terza rivoluzione francese del 1848 nasce il primo giornale femminista della storia da Désirée Gay e Marie-Reine Guindorf intitolato "Le femme libre", "La donna libera".

le suffragette
le suffragette

Siamo quasi agli inizi del Novecento quando in Inghilterra Millicent Garrett Fawcett fondò la National Union of Women's Suffrage con l'obbiettivo di ottenere il diritto di voto per le donne, a causa del fallimento del movimento si formò la Women's Social and Political Union dalla famiglia (madre e le due sorelle) Pankhurst e nacquero le "suffragette".

 

Dal 1905 seguirono vari arresti per aver protestato a favore del diritto di voto durante una riunione del Partito Liberale o dei decessi coinvolti in manifestazioni pubbliche.

Durante la prima guerra mondiale le due sorelle si divisero in due partiti: la WSPU appoggiava la guerra al contrario della socialista WFS.

 

Il diritto di voto alle donne fu accordato:

  • in Nuova Zelanda nel 1893;
  • in Russia nel 1918;
  • gli Stati Uniti nel 1919;
  • in Inghilterra nel 1928;
  • in Spagna e Portogallo nel 1931;
  • in Francia nel 1944;
  • in Italia nel 1945;
  • in Grecia nel 1952;
  • in Svizzera nel 1971.

 

 

 

Negli anni 60 arrivò la seconda ondata femminista, perché anche col diritto di voto ottenuto, la società considerava le donne ancora inferiori agli uomini, che erano al comando delle famiglie e della civiltà.

 

Il nuovo femminismo radicale il 7 luglio 1969 si esibì a New York:

 

La seconda ondata portò la popolazione femminile a  battersi per mettere fine una volta del tutto alle discriminazioni.

"Le donne sono una classe oppressa. La nostra oppressione è totale e riguarda ogni aspetto della nostra vita. Siamo sfruttate come oggetti sessuali e di riproduzione, come personale domestico e come manodopera a basso costo. Siamo considerate esseri inferiori, il cui unico scopo è quello di migliorare la vita degli uomini. La nostra umanità è negata. Il nostro comportamento ci viene prescritto e imposto con la minaccia della violenza fisica. Noi identifichiamo gli agenti della nostra oppressione negli uomini. La supremazia maschile è la più antica, la più basilare forma di dominio. Tutte le altre forme di sfruttamento e di oppressione sono estensioni della supremazia maschile: gli uomini dominano le donne, pochi uomini dominano il resto. Tutte le strutture di potere nel corso della storia sono stati a prevalenza maschile e maschilista. Gli uomini hanno controllato tutte le istituzioni politiche, economiche e culturali e hanno sostenuto questo controllo con la forza fisica. Hanno usato il loro potere per mantenere le donne in una posizione di inferiorità. Tutti gli uomini ricevono benefici economici, sessuali e psicologici dalla supremazia maschile. 

 

Tutti gli uomini hanno oppresso le donne."

Liceo Artistico

Musicale

Foiso Fois

Cagliari

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